Cinquantasette intervistati su cento: è piuttosto netta la maggioranza percentuale che risulta attualmente in territorio irlandese per quel che riguarda le decisioni da adottare in ambito economico. Questa ampia fascia di popolazione, degna sicuramente di una appassionata pagina di un romanzo di Joyce, è favorevole al default dello stato secondo quanto rivelato da una ricerca del Sunday Indipendent. La presa di posizione è molto semplice, i cittadini si stanno convincendo sempre più dell’insostenibilità dei debiti e per tale ragione sono contrari agli aiuti esterni. Intanto, però, l’Ue ha approvato il piano da 85 miliardi di euro, nonostante il ministro delle Finanze, Brian Lenihan, abbia bollato come “inaccettabile” il tasso di interesse del 6,7%. La gente e il governo sembrano dunque piuttosto compatti: secondo alcuni policy makers, nel caso in cui fosse avviato il fallimento irlandese si potrebbero assorbire in maniera migliore le perdite, riformando e ristrutturando il paese da cima a fondo.