La Bce chiede alla Banca Popolare di Vicenza di approvare la trasformazione in Spa, l’aumento di capitale da 1,5 miliardi e la quotazioni in Borsa al voto dell’assemblea dei soci sabato prossimo.
L’approvazione congiunta di tutti e tre gli elementi del progetto da parte dell’assemblea degli azionisti e la tempestiva attuazione del piano sono considerati dall’Eurotower importantissimi per ripristinare il rispetto dei requisiti patrimoniali.
Sul sito della Banca Popolare di Vicenza viene riportato un estratto della lettera ricevuta dal Cda della banca il 29 febbraio e “di cui verrà data integrale lettura nel corso dell’assemblea” in programma sabato prossimo. La Bce, spiega la Bpvi, “nel considerare la fase complessa e delicata che sta attraversando la banca, anche rispetto ai profili prudenziali di vigilanza, ribadisce che, con riferimento alla trasformazione in società per azioni, aumento di capitale ed alla quotazione in borsa delle azioni della banca ‘… l’approvazione congiunta di tutti e tre gli elementi del progetto da parte dell’assemblea degli azionisti e la tempestiva attuazione del piano sono ritenuti della massima importanza dalla Bce al fine di ripristinare il rispetto dei requisiti patrimoniali secondo le modalità rappresentate dal Consiglio di Amministrazione”.
Secondo la Bce “La BpVi è a un bivio: nel caso in cui uno qualsiasi degli elementi del progetto non fosse approvato e la banca non rispettasse i requisiti patrimoniali, si renderebbe necessario adottare misure di vigilanza, incluso l’esercizio dei poteri previsti dal Testo Unico Bancario, come modificato dal Decreto Legislativo n.181/2015, che attua la Direttiva sul risanamento e sulla risoluzione delle banche ( Direttiva 2014/59/UE)”. Le norme prevedono una serie di interventi di intensità crescente volti in prima battuta, a trovare capitali freschi sul mercato e, in assenza di questi, il ricorso al bail in, ovvero al salvataggio attraverso le risorse interne di azionisti e obbligazionisti disposta dall’autorità di risoluzione.