L’ultima scadenza fissata dalla Volkswagen per uno scambio di partecipazioni azionarie e una conseguente fusione societaria è stata respinta con decisione dalla Porsche. Secondo alcune fonti tedesche, l’azienda di Wolfsburg aveva indicato nel 29 settembre il termine ultimo per l’accettazione del piano, ideato dal presidente della Volkswagen, Martin Winterkon, dalla regione della Bassa Sassonia e da Ferdinand Piech, azionista Porsche. Quello che ha più irritato la casa di Stoccarda è stato il fatto che la proposta sia stata resa pubblica attraverso la stampa e non in forma privata: la Porsche già controlla il 51% di Volkswagen e, in base a questo piano, la partecipazione iniziale sarebbe stata del 49,9%. Le difficoltà della Porsche nascono soprattutto dal debito di 9 miliardi di euro che essa ha in essere: per il momento lo Stato non ha voluto concedere alcun credito.
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