Fischi, cori poco “amichevoli” e striscioni. E’ stato accolto così, con una vera e propria contestazione, Renato Brunetta, Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione, recatosi a Parma nei giorni scorsi per ufficializzare l’introduzione delle “emoticon” nella PA per monitorare il grado di soddisfazione dei cittadini. I manifestanti hanno palesemente espresso la propria contrarietà alle politiche portate avanti dal Ministro, inclusa quella delle “emoticon” perché, secondo i presenti alla manifestazione, appartenenti alla FP-CGIL e altre sigle dei Sindacati, si tratterebbe solo di spreco di denaro pubblico. E se da un lato i manifestanti più vicini alla CGIL affermano che il Ministro con la sua crociata “anti-fannulloni” ha ridotto il dipendente pubblico ad un soggetto comparabile ad un carcerato con il braccialetto, dall’altro il Ministro Brunetta non le ha di certo mandate a dire affermando che quelli della CGIL stanno dalla parte dei fannulloni, mentre i dipendenti pubblici che lavorano con onestà ed abnegazione, che sono la maggioranza, stanno dalla sua parte. D’altronde il rapporto tra la CGIL, ed in particolare i suoi manifestanti, ed il Ministro della PA, non è tanto diverso da quello tra la CGIL e l’attuale Governo in carica, visto che dei tre grandi Sindacati quello guidato da Guglielmo Epifani è quello che ha meno fiducia nell’operato e nelle azioni intraprese dall’Esecutivo.
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