Il vice ministro del commercio cinese, Gao Hucheng, ha affermato che l’attuale debole situazione dell’economia del paese asiatico era nelle aspettative governative. Il tasso di crescita delle esportazioni è però sceso al 21,9% per il primo semestre, paragonato al 27,6% di crescita ottenuto lo scorso anno. Gao si dimostra però fiducioso, annunciando che la bilancia commerciale è in miglioramento e in linea con gli obiettivi dichiarati. Non sono solo le esportazioni a rendere così debole l’economia cinese: anche il troppo rapido apprezzamento dello yuan verso il dollaro USA e i crescenti costi di materie prime e lavoro hanno infatti reso i prodotti cinesi più costosi. Il risultato di ciò è stata una maggiore sofferenza patita dalle imprese tessili, il cui profitto medio nel 2008 è aumentato solo dell’1,1%. Tali imprese sono state dunque soggette a politiche governative più favorevoli. Una proposta del China National Textile & Apparel Council prevede un aumento del tasso di esportazioni per alcuni prodotti tessili.