In Italia il settore dell’information technology conta ben 97 mila imprese e 390 mila addetti, ma è un comparto poco valorizzato nonostante in termini numerici sia il secondo in Europa. Tra i punti di criticità dell’IT italiano, c’è il fatto che nel 94% dei casi trattasi di piccole imprese, che registrano dei margini operativi bassi; c’è quindi un problema dimensionale e di frammentazione, con la conseguenza che, a causa di una maggiore esposizione alla globalizzazione, si spende poco in innovazione e si registra un basso livello di internazionalizzazione che comporta un deficit della bilancia commerciale. E visto che tra l’altro il settore IT in Italia non può contare su una politica industriale comune e specifica, e neanche su misure incentivanti ad hoc, secondo il Presidente di Assinform, Ennio Lucarelli, è necessario che il Governo, con le nuove misure a sostegno dell’economia, si occupi di rilanciare l’IT, nell’ambito di “Industria 2015”, con il “Progetto Informatica“.