Arriva il monito del ministro dello Sviluppo economico: “Siamo in un momento molto difficile”. L’affermazione non é certamente una novità in un contesto in cui sono del tutto possibili modifiche ai Trattati Ue, in Parlamento si discute se inserire o meno il pareggio di bilancio nella costituzione, e il nuovo esecutivo pensa alle riforme strutturali per salvare l’Italia dal baratro. Le agenzie di rating iniziano a esprimersi, nel del tutto positivamente, secondo Goldman Sachs l’Italia entrerà in recessione nel 2012, la Bank of England prepara piani di emergenza contro un eventuale default dell’euro e oltreoceano Obama si dice fiducioso sulla risposta dell’Europa.
In questo clima di confusione generale e di incertezza, il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera alla sua prima uscita ufficiale in occasione di un convegno organizzato da Confcommercio, ha voluto fare qualche precisazione, non ottimistica:
Sicuramente stiamo rischiando di entrare in recessione per ragioni che non sono nostre come e’ successo anche tre anni fa. Il nuovo esecutivo e’ un governo di impegno nazionale e bene ha fatto Monti a definirlo in questo modo. I principi sui quali si basa sono tre: il rigore, senza il quale non ci sara’ futuro per il nostro paese che ce la fara’, la crescita e l’equita, caratteristiche che penso possano diventare un linguaggio comune. Bisogna condividere equamente i sacrifici per condividere poi i benefici. Abbiamo perso credibilita’ ma la possiamo recuperare velocemente. Ce la faremo se sapremo lavorare insieme.
Dello stesso parere é Giorgio Napolitano, il presidente della Repubblica, accolto calorosamente alla presentazione del suo libro «Una e indivisibile. Riflessioni sui 150 anni della nostra Italia», ha risposto anche a delle domande in merito all’attuale situazione finanziaria del nostro Paese. Si é detto certo che l’Italia ce la farà, con un nuovo grande sforzo collettivo, sul piano morale, sociale e politico del nuovo governo.
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