L’esecutivo Cameron diventa ancora più “verde”: il governo britannico ha infatti annunciato il lancio di un nuovo istituto di credito, la cui funzione sarà quella di accumulare sterline dai risparmiatori privati, in modo da investire poi questo denaro in alcuni importanti programmi di energia sostenibile e rinnovabile, in primis le centrali eoliche. I primi dati statistici in questo senso parlano di un volume d’affari pari a due miliardi di sterline ogni anno. Fino ad oggi, compiti di questo tipo erano stati portati a compimento da alcuni enti governativi (soprattutto il Carbon Trust), ma la riconversione ecologica sconvolgerà l’intero sistema. L’auspicio principale è quello di coinvolgere il più alto numero di istituzioni private e finanziarie, anche se c’è la consapevolezza delle difficoltà di questa avventura. Il 2010 non è iniziato benissimo dal punto di vista ambientale in Gran Bretagna: il ministero dell’Energia e del cambiamento climatico ha reso nota una preoccupante diminuzione dell’energia da fonti rinnovabili, una tendenza che la nuova banca verde vuole invertire da subito.