“Fidarsi è bene, ma non fidarsi è meglio”: questo concetto è stato sicuramente compreso a fondo negli ambienti Renault, la casa automobilistica francese che deve attualmente fare i conti con ben tre casi di spionaggio industriale, i quali hanno coinvolto altrettanti dirigenti. L’ispezione interna ha consentito di appurare alcuni dati significativi, tanto che i soggetti in questione sono stati colpiti da una sospensione a tempo indeterminato per evitare altro scandalo. L’intera vicenda può essere fatta risalire allo scorso mese di agosto, quando una apposita segnalazione aveva messo la pulce nell’orecchio del comitato Renault; venire a sapere che i dirigenti avrebbero diffuso informazioni all’esterno, ledendo di conseguenza gli interessi più importanti dell’azienda transalpina, è stato un brutto colpo, ancora peggiore se si pensa che lo spionaggio ha riguardato uno dei progetti più innovativi del gruppo, vale a dire il programma per la commercializzazione delle vetture elettriche.
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