Si è chiusa la settimana di emissioni obbligazionarie del Tesoro italiano. Dopo aver piazzato CTZ biennali, BTP€i e BOT semestrali, oggi è stata la volta dei Buoni del Tesoro Poliennali (BTP) a 5 e 10 anni e dei Certificati di credito del Tesoro indicizzati al tasso Euribor a 6 mesi (CcTeu). I rendimenti sono scesi rispetto all’asta di fine agosto scorso, più o meno in linea con le quotazioni espresse al momento sul mercato secondario dei titoli di stato.
La Banca d’Italia ha comunicato di aver collocato 6,645 miliardi di euro di titoli di stato, ovvero nella parte alta del range previsto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze tra 4,5 e 7 miliardi di euro. In particolare il Tesoro ha collocato la nona tranche dei BTP scadenza 1° giugno 2017, tasso di interesse annuo lordo del 4,5%, per un controvalore pari a 2,718 miliardi di euro.
Il rendimento lordo del BTP a 5 anni è sceso al 4,09% dal 4,73% evidenziato nell’asta di fine agosto. La domanda è risultata in calo per un rapporto di copertura sceso a 1,38 da 1,46. E’ stata collocata anche la terza tranche di BTP scadenza 1° novembre 2022, tasso di interesse annuo lordo del 5,5%, per un importo complessivo pari a 2,927 miliardi di euro. Il rendimento lordo del BTP a 10 anni è sceso al 5,24% dal precedente 5,82%. Il bid to cover ratio è sceso a 1,33 dal precedente 1,42.
Il Tesoro ha collocato anche CcTeu scadenza 2017 per un controvalore totale pari a un miliardo di euro. Il rendimento lordo si è attestato al 4,56%. Dopo la comunicazione dei risultati dell’asta, lo spread Btp-Bund resta poco sopra 380 punti base per un rendimento lordo del decennale italiano fissato momentaneamente al 5,26%. Positiva Piazza Affari, con l’indice FTSE MIB che guadagna poco più di mezzo punto percentuale a 15491 punti.