Stamattina è avvenuta l’asta dei Buoni Ordinari del Tesoro con scadenza annuale, che ha visto i tassi scendere ancora rispetto al mese scorso con lo yield lordo sempre più distante dalla soglia del 2%. Alla buona notizia del calo dei tassi sui BOT annuali fa da contraltare, però, quella preoccupante sul livello del debito pubblico italiano che purtroppo continua a crescere pericolosamente. Infatti, a settembre c’è stato un aumento a 1.995 miliardi di euro, ovvero il record assoluto che batte anche il precedente massimo storico di giugno.
Rispetto ad inizio anno, quando il debito pubblico ammontava a 1.907 miliardi di euro, è avvenuta una crescita del 4,6% nei primi nove mesi del 2012 che porta così l’indebitamento pubblico a sfiorare la clamorosa cifra dei 2.000 miliardi di euro. A questo punto la soglia dovrebbe essere sfondata entro fine anno. Ma torniamo all’asta odierna dei BOT annuali. La Banca d’Italia ha diffuso in mattinata i risultati, comunicando il collocamento di 6,5 miliardi di euro di BOT con scadenza 14 novembre 2012.
Collocato, dunque, l’intero ammontare previsto dal ministero dell’economia e delle Finanze. Buone indicazioni anche dal lato della domanda. Infatti, il rapporto di copertura tra quantitativo offerto e quello richiesto si è attestato a 1,764 dall’1,77 dell’asta del mese precedente. Complessivamente sono stati richiesti circa 11,47 miliardi di euro di titoli di stato annuali, mentre nell’asta di ottobre erano stati domandati 14,16 miliardi di euro di BOT annuali a fronte di un’offerta di 8 miliardi. Non sono stati collocati BOT a 6 mesi, in quanto il successo dell’asta del Btp Italia del mese scorso ha fatto diminuire le esigenze di rifinanziamento nel breve termine.
Il rendimento lordo del BOT a 12 mesi è sceso a 1,764% dall’1,941% del mese precedente. Il prezzo di aggiudicazione è stato di 98,25. Sul mercato secondario dei titoli di stato lo spread Btp-Bund quota a 372 punti base, per cui il rendimento del titolo decennale italiano è del 5,05%. Piazza Affari è in calo, in un clima di incertezza dovuto al dossier Grecia e al peggioramento dell’indice Zew tedesco. L’indice FTSE MIB perde lo 0,7% a 15.015 punti.