Settimana intensa per il Ministero dell’Economia e delle Finanze, che anche oggi ha provveduto a collocare titoli pubblici dopo l’emissione obbligazionaria di ieri che aveva visto il collocamento di CTZ biennali a un tasso più basso rispetto all’asta precedente. L’asta odierna ha visto protagonisti i Buoni del Tesoro semestrali, ma il collocamento è avvenuto in un contesto difficile a causa dei forti timori sul debito spagnolo e greco. Tuttavia, il Tesoro è riuscito a collocare tutto l’importo previsto spuntando anche tassi più favorevoli rispetto all’emissione precedente.
La Banca d’Italia ha comunicato che i BOT scadenza 28 marzo 2013 sono stati collocati per un importo pari a 9 miliardi di euro, ovvero l’ammontare previsto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. I titoli hanno data di regolamento 28 settembre 2012 e una durata pari a 6 mesi. Sul fronte dei tassi c’è da registrare il calo del rendimento, che ha aggiornato i minimi da marzo scorso.
Infatti, il rendimento lordo dei BOT a 6 mesi è sceso all’1,503% dal precedente 1,585% fissato nell’asta dello scorso 29 agosto, che aveva interessato i Buoni ordinari del Tesoro con identica durata. Il prezzo medio ponderato di aggiudicazione è stato 99,25. Le richieste hanno toccato i 12,52 miliardi di euro per un bid to cover ratio di 1,39. Il rapporto di copertura è dunque risultato in calo rispetto alla precedente emissione di BOT semestrali, che aveva visto la domanda coprire per 1,69 volte il quantitativo offerto dal Tesoro.
Intanto, sul mercato secondario dei titoli di stato lo spread Btp-Bund è in crescita a 366 punti base. In realtà, nella prima parte della mattinata, il differenziale di rendimento tra i Btp e i Bund con scadenza decennale si era ampliato fino a 373 punti base. Attualmente il rendimento lordo del Btp a 10 anni è pari al 5,19%. Pesante calo, invece, per Piazza Affari: l’indice azionario FTSE MIB perde il 2,31% a 15.565 punti trascinato al ribasso dai titoli bancari.