Ottimo risultato anche oggi per il Tesoro italiano con l’asta dei Buoni del Tesoro Poliennali a medio-lungo termine. Si conclude così questa intensa settimana di emissioni di bond governativi italiani, che ha visto una domanda sempre molto sostenuta ma soprattutto tassi sempre più bassi che permettono al Tesoro italiano di abbassare un po’ il costo del servizio del debito. Stamattina è avvenuta l’asta dei BTP a 5 e 10 anni, dopo che negli ultimi due giorni era toccato ai BOT semestrali, ai CTZ biennali e ai BTP€i a medio-lunga scadenza.
Le notizie positive sui BTP arrivavano già questa mattina, quando lo spread Btp-Bund scendeva con decisione fino a toccare un minimo intraday a 309 punti base sui minimi di marzo scorso. Ciò vuol dire che il rendimento lordo del decennale italiano è sceso fin sotto il 4,5%. Tornando all’asta dei BTP, la Banca d’Italia ha comunicato che il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha collocato 5,982 miliardi di euro di BTP con scadenza quinquennale e decennale, quasi al top della forchetta compresa tra 4 e 6 miliardi di euro.
In dettaglio, il Tesoro ha emesso la terza tranche di BTP scadenza 1° novembre 2017, tasso di interesse annuo lordo del 3,5%, per un ammontare complessivo di 3 miliardi di euro, ovvero il massimo della forchetta prevista tra 2 miliardi e 3 miliardi di euro. Questi titoli hanno decorrenza 1° novembre 2012 e un codice ISIN pari a IT0004867070. Il rendimento lordo è calato al 3,23% dal 3,8% dell’asta di ottobre scorso. Il rapporto di copertura è stato di 1,239, in calo da 1,492 della precedente asta.
Il Tesoro ha piazzato anche la settima tranche dei BTP scadenza 1° novembre 2022, tasso di interesse lordo del 5,5%, per un controvalore totale pari a 2,982 miliardi di euro, quasi sul massimo della forchetta prevista dal MEF sempre tra 2 miliardi e 3 miliardi di euro. Questi bond hanno decorrenza 1° maggio 2012, mentre il codice ISIN è IT0004848831. Il rendimento lordo del BTP decennale è sceso al 4,45% dal 4,92%, attestandosi sui minimi da novembre 2010. In calo il bid-to-cover ratio a 1,184 da 1,429.