Stamattina è avvenuta una nuova asta di titoli pubblici da parte del Tesoro italiano, che ieri aveva collocato 12 miliardi di euro di BOT a 3 e 12 mesi con rendimenti in deciso calo rispetto all’asta di fine agosto. Oggi è stata la volta dei BTP a breve-media scadenza, in quanto sono stati emessi titoli a 3, 5 e 14 anni, proprio nel giorno in cui Bankitalia ha fatto sapere che il debito pubblico è sceso a luglio di oltre 5,5 miliardi attestandosi a 1.967,5 miliardi di euro.
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha piazzato 6,55 miliardi di euro di BTP sul range massimo della forchetta prevista. L’emissione più attesa era quella dei BTP a tre anni. La terza tranche dei BTP scadenza 15 luglio 2015, cedola 4,5%, è stata piazzata per complessivi 4 miliardi di euro per un rendimento lordo del 2,75% in calo rispetto al 4,65% dello scorso 13 luglio.
Il rendimento del BTP triennale è sceso così sui minimi da ottobre 2010, mentre la domanda è stata più bassa rispetto all’asta precedente: il rapporto di copertura tra quantitativo offerto e quantitativo richiesto è stato pari a 1,485, mentre nell’asta precedente era stato di 1,732.
Per quanto riguarda, invece, la decima tranche dei BTP scadenza 1° marzo 2026, cedola 4,5%, il Tesoro ha collocato 1,5 miliardi di euro a un rendimento del 5,32%. E’ stata collocata anche la diciottesima tranche dei BTP scadenza 1° agosto 2017, off-the-run (non più in corso di emissione), cedola 5,25%, per un importo pari a un miliardo. Il rendimento si è attestato al 3,71%.
Dopo la diffusione dei risultati dell’asta dei BTP, lo spread Btp-Bund resta sotto 350 punti base e attualmente quota a 346 per un rendimento del decennale italiano del 5,07%. Piazza Affari è invece in territorio negativo con l’indice FTSE MIB in calo dello 0,55% a 16330 punti.