Stamattina è andata in programma l’ultima asta del Tesoro italiano prima della pausa estiva. Si riprenderà con le aste dei titoli di stato a partire da settembre prossimo. La scorsa settimana il Tesoro ha emesso CTZ biennali e BOT semestrali, con rendimenti rispettivamente al 4,86% (in lieve crescita) e sotto il 2,5% (in diminuzione). Oggi l’asta dei BTP a 5 e 10 anni era molto attesa, in quanto considerata il vero banco di prova dopo le rassicurazioni di Mario Draghi sul futuro dell’euro avvenute la scorsa settimana.
In dettaglio il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha offerto ai mercati BTP a 5 e 10 anni in una forchetta compresa tra 3 e 5,5 miliardi di euro e la 13-esima tranche dei BTP a 3 anni per complessivi 750 milioni di euro. La Banca d’Italia ha comunicato che sono stati allocati 5,48 miliardi di euro di BTP a 3, 5 e 10 anni, poco sotto il massimo della forchetta prevista dal MEF a 5,5 miliardi di euro.
Sono stati emessi BTP a 10 anni per 2,49 miliardi di euro. La domanda ha superato di 1,29 volte l’offerta, migliorando lievemente il rapporto di copertura dell’asta precedente di 1,28. Il rendimento lordo dei titoli decennali è sceso al 5,96% dal precedente 6,19%. Sono stati emessi anche BTP a 5 anni per un controvalore totale di 2,24 miliardi di euro. Il rendimento lordo dei titoli quinquennali è sceso al 5,29% dal precedente 5,84%.
La domanda per i BTP a 5 anni ha superato di 1,34 volte l’offerta, in calo rispetto all’asta precedente quando il rapporto di copertura aveva raggiunto 1,54. Il Tesoro ha collocato anche BTP scadenza 2015 per un importo totale di 750 milioni di euro. Il rendimento lordo è stato pari al 4,49%. Dopo la diffusione dei risultati dell’asta, lo spread Btp-Bund si è attestato poco sopra 460 punti base. In forte rialzo l’indice FTSE MIB di Piazza Affari, che sale del 2,7%.