Dopo il Premier Silvio Berlusconi, ed il Ministro all’Economia Tremonti, anche il Ministro Brunetta ha spento ogni entusiasmo in merito alla riforma fiscale; il Ministro della Pubblica Amministrazione, infatti, intervenuto su su Rtl, ha dichiarato che la riduzione delle tasse non potrà essere messa in atto fino a quanto il prodotto interno lordo si attesterà attorno all’1%. E visto che proprio per il 2010 l’Italia dovrebbe all’incirca crescere in termini dell’1% del Pil, ne consegue che la riduzione delle tasse nel nostro Paese slitterà almeno di un anno. Le tasse, secondo Brunetta, potranno essere abbassate solo quando la crescita italiana toccherà il 2% in termini di crescita del Pil in maniera stabile, altrimenti a risentirne sarebbe sia il deficit dello Stato, sia il debito. Ma di sicuro le dichiarazioni del Ministro Brunetta non saranno ben accolte dai Sindacati, i quali invece “spingono” per mettere a punto subito interventi incisivi a favore dei pensionati e dei lavoratori dipendenti, ovverosia per coloro che più di tutti hanno pagato il caro prezzo della crisi.
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