La propensione al risparmio delle famiglie italiane, prendendo a riferimento l’ampio periodo che va dal 1990 ad oggi, è in netto calo. A rilevarlo è stata la Confcommercio nel precisare come nell’arco di 20 anni la propensione al risparmio si sia in media più che dimezzata. Nel 1990, infatti, le famiglie italiane per ogni 100 euro di reddito riuscivano a metterne da parte ben 23; al giorno d’oggi, invece, per ogni 100 euro di reddito le famiglie italiane riescono a metterne da parte meno di dieci. La forte discesa dalla propensione al risparmio è frutto del carovita e del reddito disponibile delle famiglie italiane che, sempre in base alle rilevazioni della Confcommercio, è rimasto dal 1990 ad oggi sia stagnante, sia sostanzialmente invariato. Ed in ogni caso, quando si tratta di investire i risparmi, una famiglia italiana su tre, crisi o non crisi, si rifugia sempre nel “mattone”, ovverosia nell’acquisto di immobili.