La crisi economica non pesa sulla voglia di giocare degli italiani; anzi, è proprio il gioco, considerato sempre di più dai cittadini un vero e proprio svago e non un vizio, l’ancora di salvezza per riscattare una vita di difficoltà magari acchiappando il “6” al Superenalotto o “sbancando” una lotteria istantanea. E non a caso, in base a “Gioco, ergo sum”, un Rapporto a cura del Censis, un italiano su due gioca al Superenalotto, “Gratta e Vinci” ed a tutti gli altri giochi e concorsi gestiti dai Monopoli di Stato. C’è quindi in Italia un vero e proprio esercito di trenta milioni di italiani che, secondo il Rapporto del Censis, sono con il gioco alla ricerca della felicità; il direttore generale del Censis, Giuseppe Roma, ritiene quindi sbagliata la demonizzazione del gioco, visto che oramai per gli italiani trattasi di un momento di divertimento vero e proprio. Inoltre, negli anni sia i consumatori, sia lo Stato, hanno tratto vantaggi in termini di sicurezza e di introiti grazie all’introduzione delle nuove tecnologie ed al rafforzamento dei controlli contro il gioco illegale.