La Banca d’Italia ha provveduto a spiegare come la percentuale di chi ha ancora delle grosse difficoltà a sbarcare il lunario rimanga elevata; Andrea Bardolini, dirigente del servizio studi dell’istituto, è intervenuto in questo senso nel corso di un’audizione alla Commissione Lavoro del Senato. Secondo lo stesso Bardolini, tra il 1993 e il 2006 il reddito disponibile equivalente è infatti cresciuto dell’1,2% all’anno, ma tale crescita non è stata uniforme tra autonomi, dirigenti e pensionati. Gli aumenti sono più contenuti invece per quel che riguarda gli operai e gli impiegati: come conseguenza di ciò, la percentuale di poveri appartenenti a queste due classi sociali è salita enormemente, soprattutto tra gli impiegati (dal 27% al 31%). C’è comunque da dire che questi dati si fermano al 2006 e non è quindi possibile calcolare gli effetti redistributivi della crisi finanziaria cominciata nel 2007.