Il progetto South Stream (iniziativa volta a costruire un nuovo gasdotto in grado di unire Russia ed Unione Europea) prosegue a gonfie vele: l’impegno di Gazprom ed Eni è quello di far confluire il gas in Europa tramite un sottopassaggio nel Mar Nero ed evitando il territorio ucraino. C’è ancora qualche attrito tra le due multinazionali, comunque, soprattutto in relazione alla tempistica dei pagamenti, ma proprio la scorsa settimana è stata raggiunta un’intesa per far entrare la stessa Gazprom nel progetto Elephant in Libia; in questo caso, si provvederà ad avviare il nuovo giacimento Samburskoye nel 2011, mentre la quantità di petrolio che verrà prodotta sarà pari a 150.000 barili al giorno. Intanto, il titolo di Eni ha guadagnato 0,45 punti percentuali nel corso della giornata borsistica di ieri, anche se si deve far fronte a un prezzo del brent ancora troppo stabile a 84,90 dollari al barile.