L’effetto-Draghi sta spingendo ancora al ribasso lo spread Btp-Bund, che questa mattina è sceso a 460 punti base. Il rendimento del Btp decennale è tornato sotto il 6%. In calo anche lo spread spagnolo sotto 550 punti base. Il rally dei titoli di stato è partito ieri mattina intorno alle ore 12, ovvero quando le principali agenzie di stampa hanno battuto le dichiarazioni di Mario Draghi da Londra. Il numero uno dell’Eurotower ha dichiarato a chiare lettere che “la BCE è pronta a fare tutto il necessario a preservare l’euro”.
Draghi ha aggiunto: “E credetemi: sarà abbastanza”. La forza d’urto delle parole di Draghi ha messo ko gli speculatori ribassisti e spalancato le porte ai compratori, che hanno fatto incetta di azioni (soprattutto titoli finanziari), euro e titoli di stato più rischiosi (come i Btp e i Bonos). Le ricoperture dei ribassisti hanno senza dubbio accelerato il trend rialzista emergente del mercato. Molto bene ieri anche la borsa di Milano, che ha guadagnato oltre il 5,6%.
Stamattina a Piazza Affari l’indice azionario FTSE MIB è passato in territoro leggermente negativo, dopo una buona partenza. In realtà, la discesa dell’indice è da imputare a motivazioni prettamente tecniche, ovvero le prese di beneficio dopo il rally di ieri e all’ampia apertura in gap up dei prezzi. Insomma, non va escluso che la positività sull’indice borsistico italiano possa tornare nelle ore successive, magari dopo l’apertura delle contrattazioni a Wall Street.
Intanto, stamattina ci sarà l’importante asta dei BOT semestrali per 8,5 miliardi di euro, che copriranno 8 miliardi di BOT in scadenza. Ieri l’asta dei CTZ ha mostrato un leggero aumento del rendimento fino a poco sotto il 4,9%, mentre oggi potrebbe esserci una sorpresa positiva dai tassi semestrali italiani che fino a un paio di giorni fa venivano stimati in forte aumento nell’asta odierna.