Per i manager delle banche e delle società quotate la “festa”, forse, è finita. Con il voto favorevole anche da parte della maggioranza di Governo, è infatti passato al Senato un emendamento, presentato dall’Idv, ed in particolare da Elio Lannutti, che impone un tetto massimo agli stipendi dei manager delle società quotate, comprese le banche italiane. In particolare, l’emendamento impone che i manager non possano guadagnare più di quanto prenda un parlamentare, ma il rischio è che tutto sarà oggetto non solo di modifica, ma di una cancellazione del provvedimento stesso. In accordo con quanto riporta “Il Messaggero“, infatti, si va verso una cancellazione della norma in virtù del fatto che non si possono imporre per Legge i tetti retributivi delle società che risultano essere quotate in Borsa.