Il fondamentale meeting che le Nazioni Unite hanno organizzato in questi giorni a New York è stato già l’occasione per interventi importanti dal punto di vista economico-sociale: il discorso più interessante finora è stato quello di Robert Zoellick, presidente della Banca Mondiale, il quale ha lanciato l’allarme sulla crescita della povertà nel mondo. In particolare, la crisi avrebbe provocato un aumento di ben 64 milioni di nuovi poveri nel corso del 2009, ma non si sorride nemmeno sul fronte della fame, visto che anche in questo caso si è assistito a un incremento di quaranta milioni di unità. L’appello di Zoellick è stato sottoscritto anche dal Fondo Monetario Internazionale, anche se il pessimismo regna sovrano, visto che i principali obiettivi per il 2015 rischiano di non essere realizzati allo stato attuale. Secondo Strauss-Kahn (Fmi), inoltre, da qui al 2020 sta crescendo il numero di coloro che saranno in grado di uscire dalle situazioni di povertà, una situazione che si può risolvere mediante gli scambi commerciali.