In Giappone i tassi di interesse sono rimasti invariati, e non poteva essere diversamente, visto che il costo del denaro della Banca Centrale del Paese del Sol Levante è inchiodato allo 0,1%, livello consono ad un periodo di profonda recessione economica come quello attuale.
Il Giappone, in particolare, accusa gli effetti nefasti della recessione ancor di più degli Stati Uniti dove la crisi è scoppiata a seguito del collasso dei mutui subprime. Negli States, allo stesso modo, i tassi di interesse sono stati confermati sul livello di oscillazione all’interno della banda dello 0-0,25%, ragion per cui le Banche centrali di USA e Giappone sono chiamati a mettere a punto, al fine di garantire liquidità al sistema bancario e finanziario, delle misure di politica monetaria “non convenzionali”.
La Federal Reserve, in particolare, nelle ultime ore ha rinnovato una massiccia linea di currency swap per complessivi $ 290 miliardi, mentre la Bank Of Japan è pronta ad accettare anche bond municipali legati a collocamenti privati pur di sostenere le banche regionali e pur di accelerare il processo di ripresa dell’erogazione del credito a favore delle imprese.