Per quanto concerne i rendimenti dei titoli di Stato, malgrado la presenza della Bce sui mercati nelle vesti di acquirente di bond sovrani, ci sono buone news ed è stata fatta registrare una risalita che giova alle Borse al termine di una settimana disastrosa: la peggiore da dicembre ad oggi.
Secondo gli analisti, è l’inizio di una fase di volatilità che probabilmente accompagnerà tutto l’arco delquantitative easing della Bce, che si protrarrà almeno fino al settembre 2016. Anche se il trend resta positivo, vista l’abbondanza di liquidità sul mercato, ci sono segnali di un’inversione di tendenza da non sottovalutare, suggeriscono. L’Euro Stoxx 600 è reduce da una perdita settimanale del 3,4% e oggi prova a rialzare la testa: Milano si rafforza al +1% dopo un passaggio in rosso, Francoforte sale dell’1,2% e Parigi aggiunge lo 0,8%. Positiva in avvio Wall Street: il Dow Jones avanza dello 0,4% come il Nasdaq. Londra resta chiusa per la festività del lavoro.
Sul fronte obbligazionario, lo spread Btp-Bund si stabilizza: il differenziale di rendimento tra i titoli di Stato decennali italiani e tedeschi si attesta in area 110 punti base, con i titoli tricolori che rendono l’1,48%. Uno dei temi di maggiore impatto nell’Eurozona è la prosecuzione delle trattative nel Brussel Group sugli aiuti alla Grecia: nel corso del fine settimana i lavori sono andati avanti e – a detta di fonti Ue – sono emerse le prime “convergenze”, ma servono supplementi di tempo per arrivare a un punto fermo. Alexis Tsipras, il premier greco, chiedeva un accordo entro il 9 maggio, eventualmente da sottoporre al referendum interno qualora le condizioni siano troppo dure per la Grecia. Le casse elleniche sono però vuote ed entro il 12 maggio bisogna versare circa 1 miliardo al Fmi: l’Eurogruppo della vigilia, 11 maggio, è da tutti riconosciuto come il tempo limite per evitare serie conseguenze. Il cambio tra euro e dollaro mostra un indebolimento della moneta unica, che scende in area 1,115 sul biglietto verde.