La fretta è cattiva consigliera: deve aver seguito questa massima Toyota Motor, la celebre compagnia automobilistica giapponese, la quale ha fatto sapere di non voler considerare nel momento attuale un trasferimento oltreoceano della propria produzione. La decisione è stata presa nonostante le pressioni esercitate dal rafforzamento dello yen potessero far pensare qualcosa di diverso, ma il presidente Akio Toyoda è stato irremovibile. Come ha spiegato ieri lo stesso numero uno della multinazionale dell’omonima città nipponica, i prodotti rimarranno una prerogativa del Sol Levante; l’obiettivo più urgente attualmente è quello di fornire all’industria automobilistica una adeguata strategia di crescita. Lo stesso Toyoda, poi, ha anche sottolineato che il marchio si sente profondamente giapponese e che soltanto delle circostanze inusuali potrebbero costringere i vertici della società a trasferire fuori dall’Asia le manifatture. Bisogna però riconoscere che gli apprezzamenti continui della moneta nazionale stanno spingendo in modo considerevole i profitti verso il basso, ma la compagnia ha promesso di tener conto di qualsiasi fattore.