Ogni anno Transparency International si prefigge l’obiettivo di stilare una speciale classifica che vede elencati i paesi nel mondo a seconda della percezione di corruzione che esiste nelle loro pubbliche amministrazioni: l’elenco del 2010 del network berlinese è piuttosto impietoso nei confronti del nostro paese, visto che l’Italia si trova attualmente al sessantasettesimo posto in assoluto (la percezione è pari a 3,9 punti), un dato di poco superiore a quello della Georgia e addirittura peggiore del Ruanda. In un solo anno l’Italia ha perso quattro posizioni, a conferma che il fenomeno non è stato ancora contrastato in maniera efficace. La speciale classifica viene guidata invece da tre paesi, Danimarca, Nuova Zelanda e Singapore con 9,3 punti (la percezione corruttiva si avverte soprattutto tramite i media); in coda, poi, ci sono Somalia e Afghanistan. La decisione di Transparency International è stata motivata dal fatto che la corruzione italiana è aumentata negli ultimi mesi ed ha coinvolto più livelli di governo.