Il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, è intervenuto nel corso della giornata di ieri a un convegno della Bpm, precisando la propria posizione in fatto di politiche del lavoro. Le parole del ministro sembrano essere pronunciate da un sindacalista incallito:
Non credo nella mobilità come valore, perché nella nostra società il posto fisso deve rappresentare la base per un progetto di vita e di famiglia.
Il titolare del dicastero di via XX settembre si è poi soffermato sul rapporto tra cogestione e compartecipazione nel mondo lavorativo, auspicando maggiori informazioni sulla gestione e più spazio ed enfasi alle diverse forme compartecipative. Gli ultimi accenni del discorso di Tremonti sono andati alla Costituzione e alla sua applicazione:
La nostra Costituzione, valida ancora in molti principi, vede il confronto tra tre diverse culture, quella cattolica, quella comunista e quella liberale. L’articolo sulla proprietà industriale è la sintesi perfetta di esse.
“Riteniamo che la cultura del posto fisso sia un ritorno al passato non possibile, che peraltro in questo Paese ha creato problemi”. Il presidente di Confindustria, Emma Mercegaglia non usa giri di parole e taglia netto col “passato” del posto fisso.