Citigroup Inc., grazie alla cessione della Smith Barney, ha archiviato il secondo trimestre fiscale con un utile di $ 4,3 miliardi, corrispondente a $ 0,49 per azione, ma per quello che solo un anno fa era il colosso del settore finanziario, non solo in America, ma anche nel mondo, non è tutto oro quello che luccica. Tale risultato, infatti, è frutto, come accennato, della cessione della unit di brokeraggio Smith Barney alla Morgan Stanley, che ha fruttato a Citigroup, al netto delle tasse, ben $ 6,7 miliardi. Escludendo la cessione, quindi, il secondo trimestre fiscale di Citigroup si è chiuso in perdita, con la conseguenza che le azioni della società, nella sessione di ieri, a Wall Street hanno chiuso in frazionale ribasso appena sopra il livello dei $ 3 per azione. Per Citigroup la strada per il conseguimento di un utile sostenibile appare infatti ancora lunga, visto che nei bilanci ci sono da “smaltire” ingenti perdite sui crediti per effetto delle insolvenze legate allo scoppio della bolla sui mutui e sulle carte di credito.