L’Eurogruppo straordinario dei ministri finanziari dei 17 Paesi di Eurolandia ha deciso di erogare la somma di 150 miliardi di euro per il Fondo monetario internazionale di Washington (Fmi), il quale a sua volta utilizzerà questa somma per concretizzare iniziative a sostegno della moneta unica. La Germania sarà il principale contributore mentre l’Italia parteciperà con una somma proporzionale alla sua quota di partecipazione al Fondo di Washington in 23,48 miliardi di euro. Il nostro Paese tra l’altro, viste le ultime vicissitudini economico finanziarie, potrebbe essere uno dei primi beneficiari degli interventi del FMI. Il risultato di 150 miliardi é ancora insufficiente, si potrà raggiungere la quota prevista di 200 miliardi solo con il contributo di altri paesi extraeuropei, ai quali si é rivolto l’Ecofin:
L’Unione apprezzerebbe che i membri del G-20 oltre che altri paesi membri del Fmi finanziariamente solidi sostenessero gli sforzi per preservare la stabilità finanziaria mondiale, contribuendo ad aumentare le risorse del Fondo. Il Regno Unito ha indicato che definirà il suo contributo all’inizio dell’anno prossimo nel quadro del G-20.
Il premier britannico David Cameron nell’ultimo summit aveva rifiutato di contribuire con la sua parte (stimata per circa 50 miliardi di euro) ai finanziamenti su base bilaterale al Fmi. In un comunicato l’Eurogruppo ha spiegato che questa decisione del governo britannico ha condizionato l’allargamento della partecipazione ad altri governi esterni all’Ue tra cui Russia, Cina, Brasile e India. Questo però non ha impedito di lanciare immediatamente un appello anche ad altri i Paesi ricchi ed emergenti del G20: il presidente dell’ Eurogruppo, il premier del Lussemburgo Jean-Claude Juncker ha chiesto ad altri Paesi esterni l’appoggio in questo intervento per favorire la nostra moneta.
Nonostante le prospettive economiche dell’Eurozona siano soggette ad alta incertezza e l’inflazione superi il 2% non ho dubbi di sorta sulla forza e sull’irreversibilità dell’euro – ha detto Mario Draghi – penso che sia necessaria un’analisi dell’enorme costo che elucubrazioni di questo tipo comportano.
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