Il 2011 ungherese è cominciato sotto il segno delle polemiche: da due giorni ormai, infatti, la nazione magiara sta regolando il proprio sistema mediatico (incluso quindi anche il web) mediante il controllo esercitato da una legge dagli aspetti a dir poco controversi. Di cosa si tratta esattamente? Tutti i partiti di opposizione, inclusi lo Jobbik, i socialisti e i verdi, si appelleranno a breve alla Corte Costituzionale contro questo testo normativo così fortemente voluto dallo schieramento di maggioranza Fidesz; ai media viene richiesto di fornire una visione “bilanciata” nelle sue coperture e di consentire, inoltre, le indagine di un’apposita autorità. Ogni volta che verrà scoperta una pubblicazione o una trasmissione che si basa su elementi infondati, falsi o distorti, vi sarà una correzione immediata. Tra l’altro, le pubblicazioni in questione non devono nemmeno andare contro la pubblica moralità, anche se la legge non spiega con chiarezza questo concetto. Per il momento si attendono maggiori dettagli da apporre alle norme.