Dopo quattro sedute ampiamente positive (di cui due del nuovo anno) il FTSE-Mib cede e crolla verticalmente registrando una perdita intorno ad 1.50% a metà seduta. La chiusura di ieri ed il gap-down di questa mattina lasciavano già poche speranze per questa giornata di borsa e la pressione dei future Europei ha spinto al ribasso l’indice fin dalle prime sedute.
A trascinare l’indice delle blue-chips italiane è in gran parte il settore bancario con Unicredit; il CDA dell’istituto di credito riunito questa mattina alle 8:30 ha deciso definitivamente per l’aumento di capitale da 7.5 miliardi di euro (su cui la Banca Centrale Libica ha confermato la propria partecipazione) di Lunedì prossimo che vede l’emissione di 2 nuove azioni ordinarie per ognuna posseduta (sia ordinaria che di risparmio) ed un prezzo di sottoscrizione di 1.943 euro.
La ricapitalizzazione del gruppo Unicredit è un argomento scottante che tiene con il fiato sospeso gli Italiani e gli investitori (si tratta di uno dei due gruppi bancari principali del Paese) ma l’importantissimo via libera della Libia e l’interesse di tutti i soci nazionali ed internazionali estremamente alto hanno contribuito alla buona riuscita dell’accordo preso in un momento molto difficile per le borse mondiali e per il settore bancario italiano.
A ridurre il proprio impegno verso Unicredit sembra sia stato solo il colosso Blackrock, che a Dicembre scorso ha “limato” la partecipazione con i propri fondi portandola da 4.024% a 1.71% secondo i numeri ufficiali diffusi dalla Consob, ma di sicuro non è questo il motivo della tensione.
Il titolo in borsa ha visto una perdita di quasi il 10% del proprio valore durante la mattinata, prima della chiusura per eccesso di ribasso; attualmente il prezzo si aggira intorno a 5.80 euro e le contrattazioni sono riprese ma il pericolo di un nuovo affondo dell’indice di riferimento e di tutto il settore durante le prossime ore tengono gli investitori sull’attenti.
►Varato aumento di capitale Unicredit
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