L’approvazione da parte del Senato statunitense della riforma del sistema finanziario, un altro dei cavalli di battaglia del presidente Barack Obama, è ormai una realtà: i sessanta voti favorevoli e i 39 contrari in questo senso rappresentano un buon punto di partenza per un provvedimento volto a proteggere maggiormente i consumatori e a sostenere tutte quelle aziende che si troveranno in stato di liquidazione. Che cosa prevedono esattamente le ben 2.300 pagine del nuovo “bill”? I punti salienti sono soprattutto quelli relativi ai minori investimenti in hedge e in fondi di private equity per quel che concerne gli istituti di credito americani, la creazione di un nuovo Consumer Financial Stability Bureau, un consiglio composto da dieci membri per il monitoraggio dei rischi del sistema e la conclusione del Tarp (Troubled Asset Relief Program). Secondo lo stesso Obama, i maneggi che hanno portato alla crisi finanziaria saranno scongiurati per sempre, mentre Bernanke ha già dato il suo caldo benvenuto alla riforma.
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