Credit Suisse, tra i principali istituti di credito internazionali, sta per ricevere una multa davvero salata: la seconda maggior banca della Svizzera, infatti, dovrà versare oltre 500 milioni di dollari, dopo aver patteggiato con le autorità americane per evitare un processo per violazione delle sanzioni all’Iran e ad altri paesi sotto embargo. Come conferma il Dipartimento di Giustizia Usa, la banca sta conducendo una propria inchiesta interna, in modo da collaborare in maniera più fattiva. Già a febbraio era stata inflitta un’altra pesante sanzione nei confronti di Ubs, ma in quel caso la questione si ricollegava all’evasione fiscale: questo nuovo procedimento arriva in un momento particolarmente teso nei rapporti tra Usa e Iran. In particolare, i dipendenti di Credit Suisse avrebbero alterato i dati delle transazioni con la nazione asiatica e le sue banche, le quali hanno così potuto completare operazioni milionarie in violazione delle leggi federali americane.