Un lieve progresso ha caratterizzato l’ultima chiusura delle contrattazioni a Wall Street. Si è trattato di una vera e propria boccata d’ossigeno, dato che l’intera giornata di ieri si era caratterizzata per gli scambi incerti e i pessimi dati macroeconomici. In particolare, molto hanno pesato le stime sui sussidi di disoccupazione (in crescita di 12.000 unità), mentre l’inflazione è salita dello 0,1% rispetto alle attese; ma la vera mazzata sembrava essere arrivata dalle rilevazioni dell’indice Philadelphia Fed, in calo di addirittura otto punti a giugno, un fattore che aveva trascinato i tre indici americani sotto la parità. Entrando nel dettaglio statistico, c’è da dire che il Dow Jones è salito dello 0,24%, mentre l’S&P500 di 0,13 punti percentuali: le ascese migliori sono state quelle di Procter & Gamble e di Caterpillar, ma soprattutto, in relazione a quanto accaduto sul Nasdaq, First Solar e Nvidia Corporation, in rialzo di ben quattro punti percentuali.