ll dollaro, che aveva accelerato contro lo yen dopo i dati sul Pil americano risultati migliori delle attese, verso le 14,40 si indebolisce contro le principali valute.
Il dato sul Pil Usa è stato negativo ma non orrendo, meglio di quello che ci aspettavamo. A questo punto qualsiasi numero che non sia disastroso è considerato positivo per gli asset rischiosi e negativo per dollaro e yen,
dice Boris Schlossberg della GFT Forex di New York. L’analista è scettico sulla sostenibilità del rally delle borse e delle valute ad alto rendimento come l’euro, la sterlina e il dollaro australiano. Queste monete hanno visto un forte rally innescato da ricoperture di posizioni corte negli ultimi giorni contro il dollaro e non so quanto ancora potranno salire. C’è una forte resistenza a 1,32 euro/dollari”, conclude. Dopo i grossi cali registrati la scorsa settimana recupera terreno quindi, come detto, anche il dollaro aurstraliano rispetto a quasi tutte le altre valute.
L’euro rimane stabile intorno a 1,3 contro dollaro dopo aver testato la forte resistenza posta a 1,32. Si mantiene invece debole il franco svizzero dopo il rally dei giorni scorsi. Intanto I futures sul brent londinese e sul greggio Usa perdono circa due dollari dopo che il Pil Usa ha mostrato una contrazione nel terzo trimestre anche se inferiore alle attese. I deboli dati sull’economia americana hanno alleviato le iniziali pressioni che avevo portato il derivato sul greggio Usa al test della resistenza sopra i 70 dollari al barile sulla debolezza del dollaro e l’imminente taglio della produzione dell’Opec. Tutto questo malgrado Exxon Mobile, la compagnia petrolifera numero uno al mondo e la società quotata con la più grande capitalizzazione, ha chiuso il terzo trimestre con un incremento degli utili del 58%, grazie a un livello dei prezzi del greggio che ha più che compensato le chiusure degli impianti del Golfo del Messico dovute agli uragani. Exxon, inoltre, ha confermato gli investimenti 2008, pari a circa 25 miliardi di dollari. Il gruppo ha archiviato il terzo trimestre con utili per 14,83 miliardi di dollari, ovvero 2,86 dollari per azione, rispetto ai 9,4 miliardi (1,70 dollari per azione) di un anno prima.