Brusca discesa dell’euro che in pochi minuti si porta a quota 1,255 contro dollaro, sui nuovi minimi degli ultimi due anni e fa impressione la discesa della moneta unica contro lo yen, di oltre il 10%. E’ la prima volta dall’ottobre 2006 che l‘euro scende sotto quota 1,26. Intanto, continua lentamente ad attenuarsi la situazione sul mercato dell’interbancario. Per la prima volta da una settimana le banche hanno depositato presso la Bce una cifra inferiore ai 200 miliardi di euro. Oggi il tasso Euribor a 3 mesi scende per l’undicesima seduta consecutiva al 4,918% dal 4,921% di ieri. Per tornare al mercato valutario gli investitori oggi stanno puntando decisamente sul biglietto verde, la valuta più liquida del mondo, poichè, con la prospettiva di una recessione globale, tendono a ridurre qualsiasi posizione a rischio e a reimpatriare i fondi. Il dollaro rispetto contro il basket con le sei principali valute è salito al massimo di due anni a 86,284. Anche lo yen continua a salire contro dollaro ed euro.
Contro quest’ultimo è ai massimi di sei anni. Gli investitori stanno smantellando le posizioni di carry trade costruite nei mesi scorsi, con le quali utilizzavano lo yen a basso rendimento per acquistare valute ad alto rendimento. Ciò, insieme al rimpatrio di valuta da parte di investitori giapponesi per ridurre le perdite, provoca un rialzo dello yen. Tonfo della Sterlina che contro lo yen registra una delle sue peggiori perfomance giornaliere delle sua storia, registrando un clao superiore al 12%. ma pesante è anche il calo nei confronti del franco svizzero, che si rafforza anche contro euro a 1,44265. L’Opec, intanto, ha deciso un taglio della produzione giornaliera di 1,5 milioni di barili. Il provvedimento scatterà a partire dal primo novembre. Nonostante la notizia, il petrolio scivola del 4% a 63,3 dollari al barile. In ambito macroeconomico il dato chiave di oggi è l’anticipazione flash del Pmi servizi e manifatturiero di ottobre. Quelli francesi si sono contratti oltre le attese, rispettivamente a 40,8 e a 48,8. In agenda anche la stima per la Germania e per la zona euro, per quest’ultima atteso un Pmi manifatturiero a 44,0 da 45,0 di settembre e un Pmi servizi a 47,0 da 48,4. Il rafforzamento del dollaro, insieme al calo del prezzo del petrolio, ha portato a un calo dell‘oro di circa il 2%, scendendo a un minimo di 13 mesi.
2 commenti su “Euro ai minimi dal 2006 il dollaro si rafforza su tutte le altre valute in un’altra giornata difficilissma per le Borse”