La valuta Usa è scesa contro l’euro dopo i dati settimanali che hanno mostrato un balzo nelle richieste iniziali di sussidio di disoccupazione, per poi recuperare. Alle 17,25 l’euro vale 1,25625 dollari, il persistere dei timori sull’economia mondiale continua a supportare la valuta Usa e lo yen, divisa a basso rendimento. I timori di recessione sono diventati realtà quando la Germania ha comunicato di esservi entrata nel terzo trimestre, con il prodotto interno lordo sceso dello 0,5%, e le prospettive per gli ultimi tre mesi dell’anno che restano sconfortanti. Ma l’euro recupera un punro e mezzo percentuale sulla sterlina e oltre un punto sul franco svizzero che oggi vale nel cambio con la moneta unica 1,5032 contro 1,48449 della chiusura di ieri.Intanto sul fronte petrolio c’è da registrare il dato sulle scorte. Nella settimana al 7 novembre scorso le scorte Usa di greggio sono rimaste invariate a 311,9 milioni di barili secondo i dati dell’Energy information administration (Eia). Il risultato è inferiore alle previsioni degli analisti interpellati da Reuters, che indicavano un accumulo di 1,2 milioni di barili.