S&P MIB i top 10 di giornata:
FASTWEB 19,5500 +3,99%; TELECOM ITALIA 1,0680 +0,85%; FINMECCANICA 11,8800 +;0,59%; PARMALAT 1,2090 +0,50%; ENI 16,2900 +0,49%; INTESA SANPAOLO 2,1650 +0,23%; UBI BANCA 9,8450 -0,05%; BANCA POP MI 3,7900 -0,26%; SNAM RETE GAS 4,0425 -0,31%; LUXOTTICA GROUP 10,9600 -0,45%.
S&P MIB i flop 10 di giornata:
FIAT 3,8025 -14,55%; FONDIARIA-SAI 12,1900 -9,77%; AUTOGRILL 4,6725 -8,47%; UNIPOL 1,0570 -7,93%; MEDIOBANCA 7,0100 -6,10%; UNICREDIT 1,2590 -5,90%; PIRELLI & C. 0,2298 -5,74%; A2A 1,2440 -5,04%; STMICROELECTRON 4,0825 -4,39%; BANCA MPS 1,1370 -4,05%.
Quest’oggi Piazza Affari, così come per tutte le altre Borse europee, a inizio sessione sembrava destinata a chiudere con un bel segno positivo dopo le numerose vendite dei giorni addietro, ma anche questa sera niente da fare. Anche questa volta dunque, complice soprattutto il segno meno di una Wall Street in continuo e progressivo peggioramento, mentre sui listini europei si chiudeva la giornata di contrattazioni, la Borsa italiana ha chiuso nuovamente all’insegna delle perdite, per la decima seduta di fila.
Il Mibtel ha ceduto l’1,56% a 13.883 punti, mentre l’S&P Mib40 ha chiuso in corrispondenza dei nuovi minimi storici, a quota 17.369 punti (-1,78%), stazionando per la prima volta dall’inizio del nuovo anno sotto la quota di 4 euro. Sul mercato italiano ancora una volta a catalizzare l’attenzione, ovviamente in negativo, è stato il titolo della Fiat, che ha terminato la giornata in calo del 14,55% a 3,8025 euro, nuovo minimo storico per l’impresa italiana.
A pesare alcune notizie giunte dalla trimestrale annunciata oggi al mercato. Tra queste, quella di un indebitamento netto oltre le attese degli analisti, a quota 5,9 miliardi di euro a fine 2008. “Il 2009 sarà l’anno più difficile di sempre per il gruppo Fiat”, ha detto l’amministratore delegato, Sergio Marchionne, in occasione della conference call di presentazione dei risultati 2008.
Inoltre, con una nota diramata nel pomeriggio dietro richiesta della Consob, il gruppo del Lingotto ha voluto smentire sia i rumor di aumento di capitale imminente “finalizzato ad operazioni di fusione con altre imprese del settore automotive sia la richiesta di “finanziamenti per dette operazioni”.
Seduta di giovedì 22 gennaio ancora in discesa per l’indice S&P MIB 40.
I corsi, dopo un avvio in recupero, non riescono ad andare oltre alle 18110, per poi riprendere il cammino ribassista e far segnare un nuovo minimo di periodo a ridosso delle 17250. Qualora i corsi dovessero mantenersi sotto le 18000/18100, segnaliamo un obbiettivo in direzione delle 17000/16800. Area che potrebbe frenare la spinta ribassista di medio periodo e consentire un nuovo rimbalzo. Un primo segnale di recupero sulla forza si avrebbe solo sopra le 18100 per le 18600 in prima battuta.