S&P Mib i top 10 di giornata
GR E L’ESPRESSO 1,0090 +11,25%; MONDADORI 3,4450 +5,92%; STMICROELECTRON 4,3100 +3,42%; BANCA MPS 1,1400 +3,26%; BUZZI UNICEM 9,4250 +2,61%; MEDIASET 3,7325 +2,61%; LOTTOMATICA 14,6000 +2,60%; FASTWEB 19,5200 +2,47%; UNIPOL 1,0820 +2,17%; TELECOM ITALIA 1,0770 +2,09%.
S&P Mib i flop 10 di giornata:
FINMECCANICA 11,7500 -3,85%; UBI BANCA 9,7050 -3,24%; ALLEANZA 5,2050 -2,53%; ALLEANZA10,0600 -2,24%; GENERALI 16,2600 -1,93%; UNICREDIT 1,2620 -1,41%; UNICREDIT 4,3075 -1,26%; FIAT 3,6700 -1,14%; LUXOTTICA GROUP 11,3600 -1,13%; PARMALAT 1,2020 -1,07%.
Quando l’indice americano S&P 500, mentre iniziava la chiusura delle negoziazioni sulle Borse europee, si è portato a ridosso di un importante livello di supporto, questo ha fatto sì che i listini del Vecchio continente, Piazza Affari inclusa, recuperassero terreno rispetto ai minimi di sessione. Minimi che, a livello internazionale, sono stati raggiunti appunto subito dopo l’uscita del dato in arrivo dagli Stati Uniti sulla fiducia dei consumatori calcolata dal Conference board, scesa a 37,7 punti a gennaio, livelli minimi dal 1967. A Piazza Affari, così, la seconda seduta di mercato della settimana si è chiusa con flessioni inferiori al punto percentuale: il Mibtel è sceso dello 0,19% a 14.158 punti e l’S&P/Mib40 ha fatto registrare una flessione dello 0,34% a 17.736 punti.
Il listino dell’S&P/Mib40 è stato appesantito ancora una volta dai titoli finanziari: Ubi banca ha ceduto il 3,24% mentre Unicredit si è lasciata alle spalle l’1,41 per cento. La maglia nera del paniere delle 40 blue chip italiane l’ha indossata Finmeccanica, che ha dovuto sopportare un calo giornaliero pari al 3,85 per cento. A pesare, indicano gli addetti ai lavori, la notizia che sono state rimandate al 2010 decisioni sulla spesa militare Usa. Tornano inoltre gli ordini di vendita sul titolo Fiat, che quest’oggi ha lasciato sul terreno l’1,14% attestandosi a 3,67 euro, mentre in serata l’amministratore delegato, Sergio Marchionne, dovrebbe recarsi a Palazzo Chigi per discutere degli aiuti al settore auto. Da ricordare infatti che domani si terrà il tanto atteso tavolo sull’auto organizzato dal Governo.
Dopo avere trascorso gran parte della seduta in terreno negativo, proprio nel finale di giornata i listini europei si sono riportati vicino allo zero in fatto di perdite. A favorire gli acquisti il recupero messo a segno dai titoli petroliferi ed energetici. A Londra, l’indice Ftse ha terminato a quota 4194 punti, (-0,35%). In evidenza, tra le blue chip, Enterprise Inns (+16,44%) e Friends Pro (+11,04%). Maglia nera del listino inglese Wolseley (-10,45%) seguita da 3I Group (-5,03%).
L’indice tedesco Dax ha invece terminato a quota 4323 punti, (-0,08%). In evidenza, tra le blue chip, Infineon (+6,35%) e Lufthansa (+3,18%). Peggior titolo del listino di Francoforte Linde (-3,19%) seguita da Deutsche Boerse (-3,14%).
A Parigi il Cac40 ha terminato a 2955 punti, (-0,03%). Tra le blue chip del listino francese, in evidenza oggi Schneider Electric (+4,64%) e Alstom (+4,17%). Pecora nera a Parigi Unibail-Rodamco (-4,13%), seguito da Sanofi-Aventis (-2,69%).