S&P Mib i top 10 di giornata:
FIAT 4,3850 +8,54%; TENARIS 8,0300 +7,00%; SAIPEM 12,5700 +6,80%; ITALCEMENTI 7,6050 +4,97%; ALLEANZA 5,2950 +4,54%; A2A 1,3900 +4,43%; ENEL 4,6900 +3,99%; PRYSMIAN 9,6400 +3,82%; IMPREGILO 2,0125 +3,52%; BUZZI UNICEM 9,8700 +3,35%
S&P Mib i flop 10 di giornata:
FASTWEB 18,6800 -3,36%; UNIPOL 1,0900 -2,07%; FONDIARIA – SAI 11,9800 -1,80%; LUXOTTICA GROUP 10,9600 -0,72%; SNAM RETE GAS 4,0950 -0,55%; GR E L’ESPRESSO 0,9150 -0,38%; MONDADORI 3,2475 -0,23%; AUTOGRILL 4,6450 -0,11%; TERNA 2,4350 -0,10%; BANCA MPS 1,0600 +0,09%
Ecco il turno della Panasonic: tocca al colosso dell’elettronica annunciare il suo intervento per allontanare la crisi. Taglio di 15 mila posti di lavoro e totale chiusura di 27 impianti. Ancora: il gruppo automobilistico Mitsubishi Motors dichiara il ritiro ufficila dai rally. Insomma, effetti evidenti della crisi in atto che si manifesta in maniera indelebile su scala mondiale.
A fronte di tutto ciò, le Borse continentali hanno vissuto anche oggi una serie di altalene a tratti preoccupanti, con valori in negativo che si sono intervallati a dati positivi prima dello sprint finale, nel corso del quale qualcosa si è mosso. A garantire una chiusura più che ottimale, ci hanno pensato Wall Street – con apertura in positivo del Dow Jones – e i dati macroeconomici migliori del previsto. Il Mibtel chiude a +1,82%, per l’S&P Mib un incremento dell’1,96%.
Ad incidere in maniera importante, le riprese di alcuni titolo – Fiat tra tutti con un rialzo del 9,6% grazie alle aspettative riservate dal piano anticrisi – fra i quali Enel, Tenaris, Generali e Alleanza. Bene anche le altre Piazze europee, con la Borsa di Francoforte su tutte le altre (+2,4%), seguita a ruota da Londra (+2,1%) e Parigi (+1,8%). Analizzando i singoli titoli, decollo di Fiat (+8,54%) e bene anche i petroliferi. Male Fastweb (-3,36%), Unipol, Fondiaria, Luxottica e Snam Rete Gas.
Seduta di giovedì 04 febbraio in buon recupero per l’Indice S&PMIB 40.
I corsi superano le 17700/800 e vanno al test delle 18200, per poi chiudere a 18000. Prosegue la fase di incertezza del mercato italiano. L’indice potrebbe muoversi tra le 17200/150 e le 18450/550. Sotto le 17150 assisteremmo a nuove possibili discese verso le 16700 prima e le 16000/15900 in seguito. Sarebbe solo la violazione delle 18550/600 a fornire un segnale di ripresa per il medio periodo, con primo imput a 19050.