S&P Mib i top 10 di giornata:
PARMALAT 1,4380 +4,96%; FINMECCANICA 11,4800 +2,23%; GENERALI 13,9000 +2,06%; BULGARI 3,2400 +1,65%; SAIPEM 12,8200 +1,18%; UBI BANCA 7,7800 +1,17%; GEOX 5,0150 +1,11%; ENEL 4,3800 +0,92%; TERNA 2,5100 +0,80%; TENARIS 7,9650 +0,57%.
S&P Mib i flop 10 di giornata:
UNICREDIT 0,9820 -6,39%; GR E L’ESPRESSO 0,7360 -6,12%; SEAT PG 6,9500 -5,57%; FIAT 3,9000 -4,06%; BUZZI UNICEM 8,4000 -3,56%; A2A 1,3440 -2,54%; STMICROELECTRON 4,0000 -2,50%; MONDADORI 2,8400 -2,49%; PIRELLI & C. 0,1985 -2,36%; BANCO POPOLARE 3,6600 -2,14%.
La seduta odierna si apre all’insegna di valori positivi che riguardano le principali Piazze europee, spinte dalla chiusura dignitosa della Borsa giapponese (+0,31%) mentre quella americana ha finito in pareggio. Piazza Affari ha iniziato con stabilità e le prime oscillazioni sono state verso l’alto con il Mibtel che era riuscito a piazzare un +0,21%.
Rialzi contenuti per le altre Borse che viaggiano sul mezzo punto percentuale (ancora meglio fanno Zurigo e Amsterdam che guadagnano circa un punto). Al giro di boa, sono le Piazze continentali a conservare i guadagni ma non Piazza Affari che nel frattempo piazza il Mibtel in calo di mezzo punto percentuale. Il peggior titolo del momento è Seat (-3,8%), seguito da Banco Popolare, Mediaset, Fiat e Intesa che scendono intorno al 2%. Viaggiano invece a vele spiegate Luxottica, Mondadori e Parmalat.
Nel pomeriggio, in rialzo l’apertura di Wall Street, che sale dello 0,66% con il Dow Jones e dell’1,04 con l’S&P500. Questo il dato che improvvisamente spinge i listini ai massimi della giornata, con guadagni intorno all’1-1,5%. Meglio anche Piazza Affari, con il Mibtel a +0,44% e l’S&P a +0,49%. A fine seduta, si scende di nuovo: la chiusura non è idilliaca. Mibtel a -0,36% e S&P Mib a -0,48.
Seduta di giovedì 19 febbraio in leggera discesa per l’indice S&PMIB.
I corsi si muovo in laterale all’interno del massimo e del minimo di mercoledì.
Prosegue quindi la fase neutro/ribassista dell’indice, che si è spinto sotto il minimi del 23 gennaio a 16716 e ha testato le 16267, nella seduta di mercoledì.
Finché le quotazioni stazionano al di sotto di 17300 il tono rimane molto debole, con la possibile prosecuzione della discesa in direzione della fascia di supporto 16000-15800, area dove potrebbero intervenire i primi acquisti.
Un segnale di stabilizzazione si avrebbe sopra le 17300 per le 18000/18250. Un segnale di forza valido per il medio periodo scaturirebbero solo col superamento di 18750 (prematuro).