S&P Mib i top 10 di giornata:
PARMALAT 1,2700 +0,47%; ENI 16,6200 -0,12%; TENARIS 7,7100 -0,39%; AUTOGRILL 4,5700 -0,60%; LOTTOMATICA 14,3500 -0,62%; SNAM RETE GAS 4,0475 -0,74%; TELECOM ITALIA 0,9550 -0,88%; BANCA POP MI 3,9650 -0,94%; SAIPEM 11,8500 -1,09%; FINMECCANICA 12,1300 -1,14%.
S&P Mib i flop 10 di giornata:
UNICREDIT 1,2890 -6,73%; BANCO POPOLARE 4,2275 -5,48%; PRYSMIAN 9,3800 -5,25%; MONDADORI 3,2175 -5,16; A2A 1,2960 -4,71%; GR E L’ESPRESSO 0,9145 -4,69%; MEDIASET 3,6425 -4,52%; PIRELLI & C. 0,2146 -4,41%; UNIPOL 1,1190 -4,36%; FONDIARIA-SAI 11,7100 -4,33%.
Piazza Affari termina per la terza seduta di fila con il segno negativo, con una differenza nelle motivazioni. questa volta non è stata Wall Street, che dopo un avvio in rosso aveva recuperato terreno in corrispondenza della chiusura delle negoziazioni sui listini europei, a spingere al ribasso i listini europei, e Piazza Affari più di tutti. Oggi ci hanno pensato nuovamente le banche, mentre sembra farsi sempre più urgente la creazione di una cosiddetta “bad bank” a livello sovranazionale, proprio come più volte auspicato da molti ministri dell’economia europei negli ultimi tempi.
In Italia il Mibtel ha ceduto il 2,17% a 13.940 punti mentre l’S&P/Mib40 si è lasciato alle spalle il 2,60% a 17.467 punti. Sul listino delle 40 blue chip milanesi, nuova forte flessione per il titolo Unicredit (-6,73%), seguito a ruota da Banco Popolare (-5,48%), mentre Intesa SanPaolo ha parzialmente recuperato terreno sul finale (-3,24%). Per quanto concerne le azioni di Piazza Cordusio, voci di corridoio tornano a mettere in discussione la permanenza sulla poltrona di amministratore delegato di Alessandro Profumo.
Decisi cali anche per i titoli del comparto assicurativo, Fondiaria-Sai (-4,33%) e Unipol (-4,36%). Come evidenziato dall’Antitrust in una nota trasmessa a Parlamento, Banca d’Italia e Consob, appaiono “inevitabili e urgenti” interventi di regolamentazione sulla governance di banche e assicurazioni al fine di “ripristinare la fiducia nel sistema”. Giù le azioni media con Mediaset (-4,52%) e L’Espresso (-4,69%). Unico spunto positivo dell’S&P/Mib40 il titolo Parmalat, in leggero rialzo dello 0,47%, mentre gli analisti continuano a dimostrare un certo apprezzamento per i conti del quarto trimestre del 2008 annunciati alla fine della settimana scorsa. Sul listino va poi segnalato il crollo delle azioni a marchio It Holding (-9,23%), con la società attiva nel settore del lusso che in giornata ha precisato che sono state riprese le trattative con la società Mensun.
Inizio di settimana all´insegna delle venditeanche per le principali borse europee, penalizzate anch’esse dalla flessione del settore bancario. A Londra, l’indice Ftse ha terminato a quota 4072 punti, (-1,87%). Maglia nera del listino inglese Barclays (-12,25%), seguito da Man Group (-11,03%). In evidenza, tra le blue chip solo Rio Tinto (+6,57%).
L’indice tedesco Dax ha invece terminato a quota 4273 punti, (-1,51%). Peggior titolo del listino di Francoforte Man (-6,51%), seguito da Commerzbank (-6,05%). In evidenza, tra le blue chip, Hypo Real Estate (+3,13%) e Volkswagen (+2,24%). A Parigi il Cac40 ha terminato a 2925 punti, (-1,65%). Pecora nera a Parigi Bnp Paribas (-9,36%) seguita da Societe Generale (-6,68%). Tra le blue chip del listino francese, in evidenza oggi Eads (+1,06%) e L’Oreal (+1,03%).