S&P Mib i top 10 di giornata:
MONDADORI 3,1000 (+6,44%); A2A 1,2450 (+3,41%); MEDIOLANUM 3,1675 (+2,01%); PRYSMIAN 8,1000 (+1,89%); BUZZI UNICEM 9,5500 (+0,95%); PARMALAT 1,3020 (+0,62%); SNAM RETE GAS 4,0375 (-0,55%); BANCA POP MI 4,0050 (-0,56%); BANCA MPS 1,4980 (-0,79%); FASTWEB 16,7300 (-0,84%).
S&P Mib i 10 flop di giornata:
BANCO POPOLARE 4,8400 (-10,04%); TENARIS 7,2400 (-9,39%); ENI 15,3900 (-9,04%); SAIPEM 10,0200 (-8,24%); FIAT 5,0650 (-7,23%); UNICREDIT 1,5060 (-7,21%); TERNA 2,2000 (-6,28%); ENEL 4,1000 (-5,96%); AUTOGRILL 5,2700 (-5,64%); BULGARI 4,5000 (-5,46%).
Le dichiarazioni di Obama fanno da sfondo all’odierna giornata di Borse che, ancora una volta, non sorride agli investitori. Motivo scatenante della debacle quotidiana, il pesante calo dell’occupazione americana che nel solo mese di novembre fa registrare un incremento di disoccupati che si attesta sopra le 500 mila unità.
“Si migliorerà tra un po’ di tempo – ha dichiarato il neo Presidente Usa – ma prima di arrivare ad una situazione migliore è giusto che si sappia che il peggio non è ancora arrivato”.
Le Piazze europee hanno risentito in maniera evidente della notizia resa nota dal dipartimento del lavoro americano: ad inizio seduta Piazza Affari fa subito registrare perdite significative che vanno oltre il punto percentuale col Mibtel a -1,17% (dato che si trasforma in un -2,5% nelle prime ore del pomeriggio). L’ultima parte non offre nulla di meglio, anzi: continuo calo che porta al definitivo -4,74% per il Mibtel e ad un risultato lievemente peggiore per l’S&P Mib (-4,99%). Tra i titoli fanno registrare un andamento positivo solo Mondadori (+6,44%), A2A (+3,41%), Mediolanum (+2,01%), Prysmian (+1,89%), Buzzi (+0,95%) e Parmalat (+0,62%).
Settimana in discesa per l’indice S&P MIB 40.
I corsi dall’area 20300/200 si sono spinti nuovamente sui minimi a ridosso delle 18300, per poi violarli durante la seduta di venerdì e far registrare un minimo a 17800 e chiudere a 18000. Per le prossime sedute la chiusura di settimana sotto le 18600/500 apre le porte a più marcate discese in direzione delle 17200/16900, area dove ritorneremmo compratori. Una primo segnale di ripresa si avrebbe solo sopra le 18700/800 per le 19400/500. Un ulteriore segnale di forza si avrebbe sopra quest’ultima area con implicazioni in direzione delle 20000/20300.