S&P Mib i top 10 di giornata:
TERNA 2,3450 (+1,41%); MEDIOBANCA 7,3950 (+0,96%); SNAM RETE GAS 4,0000 (+0,50%); L’ESPRESSO 1,1230 (+0,27%); FONDIARIA – SAI 13,0000 (-0,46%); GEOX 4,4425 (-0,84%); MONDADORI 3,3775 (-0,95%); PARMALAT 1,1830 (-1,25%); MEDIOLANUM 2,9950 (-1,48%); A2A 1,3370 (-1,69%).
S&P Mib i flop 10 di giornata:
ITALCEMENTI 7,9450 (-7,78%); UNICREDIT 1,6100 (-7,15%); BANCO POPOLARE 5,1150 (-6,92%); LUXOTTICA GROUP 11,6500 (-6,28%); BUZZI UNICEM 10,2600 (-5,79%); UBI BANCA 10,6800 (-5,07%); AUTOGRILL 5,4700 (-5,03%); BULGARI 3,7425 (-5,01%); PIRELLI 0,2660 (-4,32%); STMICROELECTRON 4,4400 (-4,31%).
Solo le prime ore della giornata sono illusorie per le Piazze continentali, che danno – fin dalle prime battute – segnali di positività: Piazza Affari fa registrare incrementi lievi ma significativi, +0,79% per il Mibtel e +0,85% per l’S&P Mib riscattando – almeno temporaneamente – la debacle di ieri.
Contraddittorie le chiusure di Wall Street di ieri, con il Dow Jones a -0,30% e l’S&P a 0,18. Tokyo piazza un rialzo leggero, +0,29%. E’ da metà mattina che l’andamento inverte la rotta e le Borse europee tornano a crollare a picco. Le uniche a salvarsi dai valori negativi sono le piazze di
Bruxelles, Zurigo e Amsterdam. A Milano Mibtel a -0,35% ed S&P Mib a -0,68.
A debellare ulteriormente i valori sono le notizie relative ai dati sulla vendita al dettaglio in Usa, calate ancora per i profit warning da parte di varie società: ciò implica un’apertura pessima del Dow Jones (-1,87%). I valori della seconda parte di giornata sono ancor più drammatici, ed è corsa al tracollo: le chiusure raccontano un ennesimo giro di vite con Londra che va sotto di oltre 5 punti percentuali, le altre oscillano tra perdite del 3% e del 4%. A Milano il Mibtel a -3,16% e l’S&P Mib a -3,56%.
Tra i singoli titoli, sono davvero pochi quelli che si segnalano per un incremento, seppur lieve: Terna, Mediobanca, Snam e L’Espresso. Pesanti le perdite: Italcementi e Unicredit calano di oltre 7 punti percentuali; Banco Popolare e Luxottica di oltre il 6%; Buzzi, Ubi Banca, Autogrill e Bulgari vanno sotto il 5%.
Seduta di mercoledì 14 gennaio ancora in decisa discesa per ’indice S&P Mib.
I corsi si spingono sotto le 19350 per poi segnare un nuovo minimo in area 18550.
In seguito al recupero di fine anno l’indice si è nuovamente portato nelle vicinanze dei minimi di novembre e dicembre.
Discese sotto le 18500 permetterebbero il test del minimo del 05 dicembre a 17800, e sotto in direzione di nuovi minimi a 17000. Viceversa potremmo assistere ad un movimento in range tra le 18500 e le 19500/19700.
In ottica di medio periodo, assisteremmo ad un segnale di forza solo sopra le 21050/21150 per le 21800 in prima battuta.