S&P Mib i top 10 di giornata:
PRYSMIAN 9,4600 (+10,71%); GENERALI 18,0700 (+5,43%); TENARIS 7,8250 (+4,06%); ENI 16,7900 (+3,26%); FONDIARIA – SAI 13,2900 (+2,55%); UNICREDIT 1,5560 (+2,44%); INTESA SANPAOLO 2,4750 (+2,38%); FINMECCANICA 11,4800 (+2,23%); ALLEANZA 6,0500 (+2,11%); MEDIOLANUM 3,0200 (+1,77%).
S&P Mib i flop 10 di giornata:
FASTWEB 20,0000 (-7,75%); FIAT 4,7100 (-4,07%); BUZZI UNICEM 9,9000 (-3,70%); BANCA MPS 1,3040 (-2,54%); BANCA POP MI 4,0975 (-2,38%); UBI BANCA 10,2500 (-2,10%); GEOX 4,3750 (-1,74%);LUXOTTICA GROUP 11,3100 (-1,57%); L’ESPRESSO 1,0930 (-1,53%); PIRELLI 0,2540 (-1,36%).
Nell’ultimo appuntamento finanziario della settimana le Piazze continentali registrano il tanto atteso incremento dopo una serie di ribassi pesanti che hanno caratterizzato l’andamento delle scorse giornate. I valori positivi del Dow Jones nella chiusura di ieri (+0,16%) e l’incremento odierno di Tokyo del +2,57%, parte bene anche Milano: l’S&P/Mib ha fattoregistrare, dopo le prime ore, un ottimo +2,34%, per il Mibtel un buon +1,80%.
Speculari i rialzi anche nelle altre Borse europee, Amsterdam e Zurigo su tutte con incrementi di oltre il 2%. Decisivo, rispetto all’andamento di giornata, il piano annunciato dal governo Usa di un prestito da 20 miliardi di dollari concesso alla Bank of America, per combattere la crisi finanziaria.
Alla fine della prima parte, i rialzi sono aumentati ulteriormente, arrivando a sfiorare il 3%; stavolta Piazza Affari è quella dallo sprint minore, il che equivale, tuttavia, ad incrementi a ridosso del 2%. Tra i singoli titoli, bene i petroliferi – che traggono vantaggio dall’aumento del prezzo al barile: per Prysmian +7%; Unicredit, Tenaris ed Eni +3%; Generali sopra il 2%.
Nella seconda parte di giornata la buona apertura di Wall Street lascia ben sperare i mercati continentali: rialzi tra il 2% e il 3%. Piazza Affari chiude con il Mibtel a +1,43% e l’S&P Mib a +1,64%. Tra i singoli titoli, vola Prysmian con oltre 10 punti di incremento; bene Generali, Tenaris, Eni, Fondiaria, Unicredit, Sanpaolo, Finmeccanica e Alleanza. Male Fastweb (-7,75%), Fiat, BuzziUnicem, Banca Mps, Banca Popolare, Ubi Banca e Geox.
Ultima settimana in forte discesa per l’indice S&P MIB 40.
I corsi non riescono ad andare oltre la fascia di resistenza indicata a 20800/21000, e mettono a segno una decisa correzione. L’indice viola prima le 20000 per poi portarsi sotto le 19000 e andare al test delle 18300.
L’indice si è così riportato a ridosso della parte bassa della fascia di congestione, e vicino ai minimi di 17800 testati il 5 dicembre. Per le prossime sedute l’indice potrebbe muoversi tra questo livello e l’area 20000.
Porre molta attenzione ad eventuali indebolimenti sotto le 17800, evento che ripristinerebbe la tendenza ribassista, aprendo le porte ad ulteriori discese verso le 17.000/16900.