S&P Mib i top 10 di giornata:
ITALCEMENTI 9,1100 (+4,00%); FINMECCANICA 10,6200 (+2,41%); BANCA POP MI 4,1750 (+2,33%); BANCA MPS 1,5550 (+1,77%); INTESA SANPAOLO 2,5000 (+1,60%); ENEL 4,4300 (+1,20%); BANCO POPOLARE 4,9600 (+0,92%); SAIPEM 11,7200 (+0,77%); GEOX 4,2500 (+0,77%); PIRELLI 0,2650 (+0,76%).
S&P Mib i flop 10 di giornata:
PRYSMIAN 9,9250 (-4,57%); A2A 1,2540 (-3,91%); BULGARI 4,3475 (-3,39%); FIAT 4,5600 (-2,98%); ATLANTIA 12,7400 (-2,82%); BUZZI UNICEM 11,7200 (-2,09%); ENI 16,2100 (-1,76%); SNAM RETE GAS 3,9200 (-1,75%); AUTOGRILL 5,3350 (-1,75%); TENARIS 7,2200 (-1,63%).
Non finisce in maniera positiva la giornata borsistica di Piazza Affari che fa annotare perdite lievi: il Mibtel chiude a -0,58%, per l’S&P Mib il valore degli scambi fa attestare un -0,42%. Eppure la mattina non era inizata male, nonostante la pessima performance delle piazze asiatiche. Le prime ore di trattativa portano il Mibtel a +0,29%. Al giro di boa, moderati gli incrementi per tutte le principali piazze continentali con Bruxelles capofila (+ 1,82%).
Il rialzo di Wall Street, con il Dow Jones a +0,39% lascia ben sperare ma in fase finale sono proprio gli andamenti oscillatori della Borsa americana ad incidere in maniera negativa sui mercati europei: Piazza Affari è tra le meno brillanti.
Tra i singoli titoli, ottima la performance di Italcementi (+4%), bene anche Finmeccanica e Banca Pop Mi. Per nulla positivi, al contrario, i valori di Prysmian, A2A, Bulgari, Fiat, Atlantia e Buzzi Unicem.
Seduta di martedì 23 dicembre in parità per l’indice S&P MIB 40.
I corsi, dopo un allungo verso le 19462, ritornato verso i livelli di chiusura di lunedì. L’indice prosegue nel suo cammino laterale. Un primo segnale di forza si avrebbe solo sopra le 19700, evento che aprirebbe le porte alle 20150/20350.
Tuttavia un imput degno di nota, in ottica di medio periodo, si avrebbe solo in seguito alla violazione delle 20350/400. In tal caso assisteremmo ad un segnale rialzista per le 21150 prima e le 22000/22300 in seguito. Un primo segnale di allerta scaturirebbe sotto le 19000/18800.
Porre, viceversa, molta attenzione in seguito a chiusure di seduta sotto le 18500/300.