Ancora sedute volatili per gli indici mondiali: la seduta si apre a 20786 di SPMIB alle 9 di mattina, e dopo neanche due ore le quotazioni crollano senza riserve. Nessuno spunto rialzista intraday degno di nota durante la giornata, che si conclude ad un valore di 20081 dopo aver segnato i minimi di giornata a 19946.
Dal punto di vista tecnico, ci si poteva aspettare un gap-down (causa chiusura di Venerdì 14 Novembre molto negativa degli indici USA): evidentemente agli operatori non è bastato il salto di soli 100 punti creato in apertura (e prontamente richiuso in meno di 2 ore), che hanno venduto per l’intera giornata.
Dal punto di vista grafico, il quadro è sicuramente peggiorato: siamo di nuovo poco sotto la statica a 20346, con l’RSI che sembra voler tornare verso 30. Nel caso non assisteremo ad un rialzo nei prossimi giorni, allora anche nel medio periodo si potrà tornare a parlare di una nuova onda ribassista in cerca di nuovi minimi annuali.
Allo stato attuale, un eventuale rimbalzo sarà da considerare come “tecnico” se non supererà i 21160 punti indice: tale ipotesi avvalorerebbe la ricerca di nuovi minimi, per cui sarà occasione di vendita con stop-loss ristretto e rischio contenuto.
Nell’ipotesi eventuale che il rimbalzo supererà il livello (21160) con volumi sostenuti, migliorerà sicuramente la situazione e solo allora potremo tornare a puntare verso i sempre più distanti 24000 punti.
Al ribasso rimangono validi i target grafici gia individuati: i minimi di periodo coincidenti con la parte bassa del canale blu.
Nell’ipotesi peggiore le quotazioni punterebbero verso 16500 punti circa, ma è presto per affermare che vi siamo diretti: al momento le posizioni ribassiste andranno chiuse (almeno in parte) sui minimi annuali circa.
Nessuna indicazione particolare dal grafico weekly ancora, se non di parziale tenuta dei minimi gia creati. Rimane dunque incerto il quadro di lungo periodo che non inverte la tendenza ma non fornisce nemmeno segnali di continuazione.