Secondo l’analisi ciclica ed i vincoli classici di Hurst la fase in cui ci troviamo adesso è la seconda parte dell’intermedio iniziato sul bottom di fine Giugno. Ma andiamo con ordine; a Marzo 2009 è iniziato l’annuale precedente che si da’ per concluso sul bottom relativo del 25 Maggio 2010, quando il Mib si aggirava intorno a 18000 punti dopo aver sfiorato i 24000 durante il top della seconda metà del 2009.
Il secondo annuale che stiamo analizzando ha concluso la sua prima metà composta da 2 sottocicli sul minimo di Novembre 2010 dopo un’avvio incerto del ciclo annuale che in sostanza ha disegnato un lateral-rialzista. Il top relativo del ciclo è arrivato nella prima fase della seconda metà con il recupero di quota 23000 e l’immediata retrocessione verso 21000 di Marzo 2011. A questo punto il recupero non è più riuscito a rivedere i massimi e la discesa di conseguenza si è diretta sotto il minimo di metà ciclo.
La forza dei venditori ha fatto raggiungere il target prima del tempo, ma non solo; il superamento dello stesso ha spinto il Mib a scendere sotto il minimo di partenza per andare a raggiungere il bottom di Marzo 2009, sfiorato appena e scongiurato dal rimbalzo dell’indice sulla dinamica disegnata in viola nell’immagine.
L’incongruenza dei vincoli ciclici di lungo periodo non si nota invece sugli altri indici Europei; il Dax rispetta poco i tempi dell’intermedio ma sui top e bottom relativi degli annuali è sempre stato preciso ed al momento si trova in una posizione di forza rispetto al FTSE-Mib dato che i minimi vicino a 3500 punti sono ancora ben distanti dagli attuali 5573.
Per la settimana entrante, sul Mib l’attenzione è sulla resistenza a 15020 punti che probabilmente farà resistenza al passaggio dell’indice mentre dalla parte ribassista abbiamo il supporto chiave a 14000 punti che è anche livello psicologico da non oltrepassare; secondo i conteggi dell’intermedio mancano infatti 1-2 tracy+1 per la conclusione ciclica ed entrambi se verranno confermati saranno ribassisti.
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