La settimana appena trascorsa entrerà di diritto nella storia: studiando il grafico weekly dell’indice SPMIB non vi è traccia di candele simili a quella creata dal 6 al 10 Ottobre 2008. L’escursione tra massimo e minimo è stata di 5274 punti, la variazione percentuale rispetto al valore di chiusura di Venerdì 3 Ottobre è di -21,62%.
L’analisi candlestick mostra come il ribasso è stato violento ma deciso: le shadow sono quasi inesistenti rispetto al corpo della candela stessa, segno che gli investitori non hanno avuto dubbi sulla direzione.
L’indice MIBTEL si riporta vicinissimo ai minimi del 2003 (per soli 9 punti non li raggiunge), uguali ai prezzi battuti nel lontano 1997.
Nonostante il pessimismo fa’ tremare le piazze Mondiali, possiamo scorgere diversi aspetti positivi che non fanno sicuramente presagire la fine della crisi nell’immediato, ma sicuramente concordano nella necessità di un rally rialzista per dare ossigeno alle quotazioni: tornando sull’SPMIB, peggiora la situazione di ipervenduto degli oscillatori. In secondo luogo la candela giornaliera del 10 Ottobre ha creato un gap-down piuttosto ampio, precisamente identificato nel range 21077-21758, quasi a voler sfogare l’ultimo impulso ribassista. Tale gap, identifica il primo target (21758) di un eventuale rialzo. Essendo un obbiettivo particolarmente vicino al valore attuale dell’indice non permetterebbe quindi ingressi rialzisti nel medio periodo, ma se avvenisse quanto detto il quadro generale migliorerebbe sicuramente permettendo in un futuro non troppo lontano nuovi investimenti su azioni sottovalutate del listino.
Nel caso invece i venditori avranno ancora la meglio sul mercato, potremmo assistere ad un ulteriore allungo ribassista verso area 18500, corrispondente con il prossimo livello di supporto di medio periodo. Se questa ipotesi avrà luogo, allora le previsioni di medio lungo periodo volgerebbero al peggio, e questo diventerebbe solo la prima parte di un una crisi senza precedenti.
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